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Povera gente poveri noi

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Il libro del caporalmaggiore neozelandese John Evelyn Broad, pubblicato nel 1945, aggiunge un’altra straordinaria testimonianza alla memorialistica dei prigionieri alleati fuggiti dai campi di detenzione in Abruzzo dopo l’8 settembre 1943.

COD: 978-8895535876 Categorie: ,

Informazioni aggiuntive

Anno

Autore

ISBN 978-8895535876
N. Pagine 320

Descrizione

“Il mattino presto diverse donne italiane vennero alla vigna e ci portarono del cibo. Evidentemente toccate nel profondo dal nostro aspetto macilento, alcune di loro cominciarono a gridare povera gente e poveri noi”.
Il libro del caporalmaggiore neozelandese John Evelyn Broad, pubblicato nel 1945, aggiunge un’altra straordinaria testimonianza alla memorialistica dei prigionieri alleati fuggiti dai campi di detenzione in Abruzzo dopo l’8 settembre 1943. Nato da otto diari, è il racconto della sofferta sopravvivenza dell’autore che, dopo quasi un anno di disumana prigionia nel campo italiano di Bengasi e di dodici giorni di dura traversata, viene rinchiuso nel campo di lavoro del villaggio di Acquafredda dal quale riesce a scappare con due compagni. I tre fuggitivi vivono in condizioni estreme nelle grotte, nei fienili, e nelle masserie della valle dell’Orfento, nascosti e sostenuti per sette mesi dai pastori e dai contadini di Caramanico e dallo stesso Podestà.