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Bona dea. Divinità femminili arcaiche, riti iniziatici e prostituzione sacra nell’Abruzzo italico

12,00

Bona dea. Divinità femminili arcaiche, riti iniziatici e prostituzione sacra nell’Abruzzo italico di Maria Concetta Nicolai – Edizioni Menabò

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Anno

Autore

ISBN 9788831922739
N. Pagine 188

Descrizione

L’autrice, partendo dalla documentazione archeologica in argomento, con precisi riferimenti bibliografici, interpreta secondo i dettami dell’Antropologia culturale la storia delle divinità femminili, i miti e i riti iniziatici dell’Abruzzo italico all’interno di un tessuto narrativo che sconfina con la pagina letteraria.
Il libro prende in esame l’area medioadriatica, e vi individua la persistenza di divinità e culti arcaici, altrove assorbiti dall’egemonia della religione romana di Stato, esportata dai vincitori in tutte le province  conquistate e colonizzate, o messi in ombra dalle mode  ellenizzanti ed esotiche che si sono succedute dall’età repubblicana al basso impero, fino al sorgere del nascente Cristianesimo. Un universo di divinità femminili che ancora influenzano  la società contemporanea.

Accanto a Bona Dea foeminarum, che in certo modo rappresenta la sintesi  di tutte le Grandi Madri del Mondo antico,  si delineano le figure di Vacuna ed Angitia,  Feronia e Herentas, ed infine Cerere nelle sue varie accezioni  di signora delle messi e regina del mondo dei morti come sembre suggerire il  mundus cerealis che la riguarda.
Accanto  ad esse si muove lo stuolo delle ministre addette ai loro  culti, i cui nomi,  nei dialetti locali, suggeriscono scenari agresti, boschi e nemora  impervi, santuari montani e  il fresco  zampillare delle  acque sorgive.