Foto Archivio Alice Pasquini
Alice Pasquini è l’art director del Festival di Street Art di Civitacampomarano, il paese in cui è nato suo nonno e dove è stata invitata a dipingere per celebrare rivitalizzare il centro storico che ha subito un grave spopolamento: restano solo quattrocento abitanti e le scuole sono state chiuse.
Grazie agli eventi di Street Art il paese ha visto l’arrivo di numerosi turisti, durante tutto l’anno, che hanno dato nuove speranze di ripresa e sviluppo con un flusso crescente di partecipanti.
Alice Pasquini si definisce come artista “contestuale” che lavora nello spazio aperto sotto l’influenza della luce e dei colori dell’ambiente circostante, delle reazioni dei passanti e della superficie dell’opera; “il dipinto appartiene al luogo in cui è stato concepito e si evolve insieme a ciò che è attorno” ci spiega. Raccoglie le sue idee e i suggerimenti nel suo Sketchbook che, come un diario di viaggio, darà l’ispirazione per dipingere, da uno specifico punto di vista femminile. Ha un profondo interesse per i sentimenti umani e i legami tra le persone dalle emozioni, fino ai frammenti universali della vita quotidiana che rappresentano la magia della vita stessa colta in momenti unici. Ha lavorato in tutto il mondo su quasi 2000 muri e ritiene che la Street Art sta perdendo la sua originaria peculiarità di denunciare le critiche alla società ed è ancora alla ricerca di una vera definizione tra libera espressione, vandalismo e postgraffitismo; il pericolo, secondo lei, è quello che può derivare anche dalla formalizzazione della Street Art secondo gli standard tradizionali dell’arte moderna in generale.
L’articolo completo è stato pubblicato su D’Abruzzo n. 119 autunno 2017
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