La seduzione dell’arte e della poesia

da | Gen 24, 2019 | Cultura | 0 commenti

Inaugurazione della mostra La seduzione dell’arte e della poesia. San Sebastiano in due capolavori di Saturnino Gatti e Gabriele d’Annunzio a cura di Lucia Arbace, venerdì 25 gennaio 2019 ore 18:00. Museo casa natale di Gabriele d’Annunzio. 

A Parigi, nel maggio 2011, il pubblico del Teatro Chatelet rimase attratto da una messa in scena tutta particolare, coinvolto egli stesso in un turbine di emozioni e passioni.
Veniva rappresentato per la prima volta Le Martyre de Saint Sébastien, testo di Gabriele d’Annunzio, musiche di Claude Debussy, scenografie di Léon Bakst, coreografie di Fokine, interprete principale la bellissima attrice Ida Rubistein che prestò il suo corpo elegante e sinuoso al santo giovinetto. Nell’opera teatrale, tra le più misteriose, rivive il mito della classicità e della cultura orientale, nel testo dannunziano la magia e la seduzione della poesia espressa in una lingua raffinata, un francese aulico con rimandi alla Provenza e alla Alta Savoia. 

Gabriele d’Annunzio era fortemente attratto dalla figura di San Sebastiano, il santo sempre raffigurato bello come un Apollo, ed è giusto che sia così perché proprio dal dio pagano questi eredita poteri di taumaturgo, in special modo contro le epidemie. Lo attesta anche una bella scultura lignea rinascimentale ancora oggi collocata in una delle stanze più riservate del Vittoriale degli Italiani. 
Il legame profondo, che si era stabilito tra il Vate e la figura di San Sebastiano, l’uno e l’altro carichi di un grande potere seduttivo, viene ora rappresentato attraverso una nuova mostra a Casa d’Annunzio a Pescara. Accanto al manoscritto autografo di parte del lungo testo e a una lettera di sei pagine indirizzata da Gabriele d’Annunzio a Ida Rubinstein dall’Hotel Grosvenor House (oggi sede dell’Ambasciata Italiana a Londra) è esposta una stupefacente scultura lignea intagliata nel 1517 da Saturnino Gatti; questo capolavoro assoluto recentemente restaurato, esibisce un corpo armonioso grondante del sangue che fuoriesce dalle ferite, definito con straordinaria eleganza formale.
In occasione dell’inaugurazione la magia dell’opera di Gabriele d’Annunzio sarà resa tangibile dalle seduttive letture di Marzio Maria Cimini e Franca Minnucci, raffinati interpreti di uno dei più applauditi duetti dell’opera. Sarà la curatrice della mostra, Lucia Arbace, a tracciare un sintetico excursus della fortuna del santo nell’arte italiana del Rinascimento e a sottolineare le novità emerse in occasione del restauro della scultura appartenente alle collezioni del Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, avvenuto nella forma di cantiere didattico presso il Castello Piccolomini di Celano.  

La mostra rimarrà aperta fino al 31 marzo 2019, tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30. Ingresso alla sola mostra 2 euro, comprensivo di visita al museo 4 euro. Gratuità per gli aventi diritto. 
E’ possibile prenotare le visite guidate e i laboratori a cura dell’Associazione DadAbruzzodadabruzzo@libero.it cell.388/2408406.

IN EDICOLA

la rivista