Si rinnova l’appuntamento con le Giornate Europee del Patrimonio sabato 21 e domenica 22 settembre in tutta Italia.
Nell’edizione 2019 sono ispirati al tema “Un due tre… Arte! Cultura e intrattenimento” i 22 eventi con ingresso gratuito organizzati dalla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell’Abruzzo in 15 località della regione tra visite guidate, aperture straordinarie anche notturne, passeggiate archeologiche, visita a studio d’artista e laboratori didattici.
A Pescara sabato 21 dalle 16 alle 20 sarà possibile ammirare per la prima volta lo studio dell’artista Franco Summa, che guiderà i visitatori tra le sue opere, per condividere con lui l’arte ambientale, che ha trovato negli spazi urbani uno specifico campo di intervento.
A Moscufo domenica 22 dalle 16 alle 20 apertura straordinaria dell’Abbazia di S.Maria del Lago per ammirare l’ambone policromo di Nicodemo da Guardiagrele.
Sempre tra sabato e domenica si alternano la visita guidata alle Terme romane di Chieti e ai Laboratori di restauro archeologico e paleontologico di Palazzo Zambra, visite guidate al parco archeologico di Iuvanum a Montenerodomo, e al Parco archeologico del Quadrilatero a San Salvo.
Passeggiate archeologiche sono previste alla città romana di Alba Fucens e all’Emissario di Claudio nel Fucino a Capistrello; visite guidate alla villa romana di Avezzano, alla domus di San Benedetto dei Marsi e al Santuario della dea Angizia a Luco dei Marsi.
A Sulmona visita guidata notturna alla domus di Arianna all’interno del Palazzo dell’Annunziata; al Santuario dell’Ercole Curino; a Cansano presso il Santuario di Ocriticum e a Corfinio apertura del Museo archeologico “A.De Nino”.
A Teramo si effettuano passeggiate guidate dall’archeologa tra gli edifici per spettacolo dell’antica Interamnia: teatro e anfiteatro romano, aree archeologiche di piazza S.Anna e di Madonna delle Grazie; a Campli visita guidata al parco archeologico della necropoli di Campovalano.
Le Giornate europee del patrimonio rappresentano anche in Abruzzo un’occasione per riflettere sul benessere che deriva dall’esperienza culturale e sui benefici che la fruizione del patrimonio culturale può determinare in termini di divertimento, condivisione, sperimentazione ed evasione.