“I giganti del mare” trabocchi e traboccanti dall’Abruzzo alla Puglia

da | Set 16, 2020 | Cultura | 0 commenti

“Il lockdown, l’epidemia del coronavirus, è stata durissima per tutti, in primavera, poi però i turisti sono arrivati, in tanti. Grazie anche alla buona promozione fuori regione, e soprattutto alla nuova pista ciclopedonale, che ha consentito a tante persone, pedalando e camminando, di ammirare i trabocchi, di cui prima  ignoravano l’esistenza”.

E’ la testimonianza di Mario Altobelli, apprendista traboccante di San Vito Chietino, allievo e compare di battesimo del signor Franco Cicchetti, assieme al quale si prende cura, con una costante manutenzione, del “Lupone”, una delle fiabesche macchina da pesca lungo la costa dei trabocchi abruzzese, che si allunga con eleganza in mare dalla punta del Traforetto.

E’ entrato nel vivo “I Giganti del Mare”, il viaggio della barca a vela Matuca 3 da Giulianova a Vieste, dall’Abruzzo al Gargano, passando per il Molise, per 130 miglia nautiche. Dal viaggio al film documentario pensato per il mercato televisivo italiano e internazionale alla scoperta dei trabocchi e dei “traboccanti”, artigiani, pescatori e ‘funamboli’, il passo è breve.  Questo il progetto a firma di Studio Kairos di Parma, per la regia dell’abruzzese Daniele di Domenico, e sostenuto dalla Camera di Commercio di Chieti e Pescara avviato il 12 settembre da Giulianova che ha giò raggiunto Ortona, prima tappa del viaggio, che proseguirà a bordo di ebike e scooter elettrici sulla pista ciclopedonale fino a Vasto, dove La barca tornerà a veleggiare da Vasto a Termoli, in Molise, e poi da lì alla volta del Gargano in Puglia, con tappe a Peschici e Vieste, e si concluderà il 26 settembre. Le riprese e la post-produzione saranno completate in autunno, con lancio del film documentario previsto tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021.

Mario e Franco sono solo due dei protagonisti incontrati nel corso del viaggio lento della barca a vela Matuca 3. “Su questo trabocco  – spiega  Franco Cicchetti – ci venivo da piccolo, con mio padre. Poi è stato abbandonato ed è andato in rovina. Negli anni ‘90 ho deciso di prenderlo in gestione, e l’ho ricostruito piano piano, rimettendolo a nuovo. Sapevo come fare, perché l’ho visto fare, ero ‘infarinato’. Perché l’ho fatto? Per passione, perché è giusto così”.

“Raccoglieremo le testimonianze di storici e studiosi incontrati lungo il percorso – spiega Di Domenico -. Tra essi lo scrittore di San Vito Chietino, Pietro Cupido, autore del libro Trabocchi Traboccanti e Briganti (ed. Menabò) ma soprattutto raccoglieremo le straordinarie testimonianze dei ‘traboccanti’, o ‘trabucchisti’ o ancora i ‘trabuccolanti’. Come Mario, il più giovane ‘traboccante’ di San Vito Chietino, che sta cercando di apprendere dal suo padrino, Franco Cicchetti, l’arte di costruirli. O Natale, l’ultimo ‘traboccante antennista’ di Vieste, alla ricerca di un erede che voglia seguirlo sulla lunga antenna, per avvistare il pesce in arrivo”.

Il progetto ha ricevuto il sostegno della Camera di Commercio di Chieti e Pescara, degli sponsor Astra srl e Cantina Colle Moro, ha come partner tecnici Legambiente Abruzzo, Taumat, Nissan e Marketing Digital Mind, si fregia del patrocinio del Parco Nazionale del Gargano, del Comune di Peschici e del Comune di Vieste, e del sostegno del Comune di Vasto e del GAL Costa dei trabocchi.

A bordo, a comporre l’equipaggio, oltre a Di Domenico, il direttore della fotografia Fabio Abatantuono, l’operatore di macchina Eric Tornaghi, l’assistente di scena Daniele Sicuro e la social media manager Chiara Cervigni. Al timone il comandante Ivo Olivieri.

 

 

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