Foto di Antonio Bini
Gli artisti scandinavi sono stati sempre attratti dall’Italia e da Roma, meta del Grand Tour e luogo privilegiato da artisti provenienti da tutta Europa, nella seconda metà dell’800 divenne la base di partenza per ricercare nuovi stimoli, alla scoperta delle aree interne, fino ad allora poco frequentate e per molti versi ancora da “esplorare”.
Una prestigiosa mostra in svolgimento a Copenaghen “Nella luce dell’Italia”, ripercorre l’itinerario di un piccolo gruppo di artisti danesi e norvegesi, P. S. Krøyer, Joakim Skovgaard, Viggo Pedersen, Kristian Zahrtmann, Theodor Philipsen, Eilif Peterssen e Christian Meyer Ross, che dopo aver soggiornato a Roma si mosse verso la Ciociaria, fermandosi a Sora che ancor più di oggi era una delle principali vie d’accesso all’Abruzzo e ha raggiunto Civita d’Antino.
Questo sogno italiano è stato ispirato dalla calda luce dei nostri paesaggi, l’affascinante vita allegra di strade, piazze e pensioni, tradizioni, lavori nei campi e religiosità popolare. Le opere esposte sono raccolte nel catalogo insieme ai documenti notevoli, come le lettere e le memorie scritte dagli stessi artisti; ulteriori ricerche sono state condotte nell’autunno 2015 da Anne Mette Villumsen, il direttore del museo di Viborg, che ha ripercorso lo stesso itinerario e raggiunto anche Pescara per visitare la collezione dedicata agli artisti scandinavi appartenenti alla Fondazione Pescarabruzzo. La mostra si terrà in Norvegia tra marzo e giugno 2017 con crescente successo ed apprezzamento per il suo valore culturale. Questa “danese Golden Age” ha rappresentato un periodo di grande fervore nell’arte che ha prodotto nuomerosi capolavori da riscoprire.
L’articolo completo è stato pubblicato sulla rivista D’Abruzzo inverno 2016 n. 116
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