Da Avezzano attraverso la Valle del Liri in direzione di Sora, prima di arrivare alla Riserva di Zompo lo Schioppo nella valle Roveto, si sale verso Civita d’Antino. Arroccato su un grande terrazzo naturale (oltre 900 m. di altitudine), il piccolo paese guarda con spaventosi strapiombi verso i monti Ernici e Simbruini.
Venire da queste parti in autunno vuol dire castagne, funghi e una tavolozza di colori che fecero innamorare di questo paese grandi pittori scandinavi che qui, al seguito del caposcuola danese Kristian Zahrtmann diedero vita negli ultimi decenni del 1800, ad una vera e propria Accademia in contrapposizione a quella ufficiale di Copenaghen. La scuola danese di Civita d’Antino, interrotta bruscamente dal terremoto del 1915 è stata studiata in particolare da Antonio Bini ed ampiamente illustrata nei seguenti volumi: Negli anni del sole e della luce e Civita d’Antino
Oggi è possibile ammirare le opere che gli artisti della scuola di Zahrtmann hanno realizzato durante gli anni della loro permanenza a Civita D’Antino nella collezione permanente dell’Imago Museum a Pescara. www.imagomuseum.it/
Il paese, di antiche origini (come testimoniano resti di mura e ritrovamenti archeologici), accoglie i visitatori con la famosa scalinata di Porta Flora e l’adiacente Pensione Cerroni dove venivano ospitati gli artisti. La Pensione è da tempo chiusa, ma mantiene tracce importanti di quella stagione artistica, in particolare la Sala degli stemmi con le firme dei singoli pittori. Di notevole impatto la torre dei Colonna e interessante da visitare anche la chiesa di Santo Stefano in cui è conservata l’immagine lignea quattrocentesca della Madonna della Ritornata, il cui eremo, menzionato per la prima volta nel 1131, è a poca distanza dal paese, sulle pendici della Serra Lunga. A pochi minuti di auto si arriva alla Riserva Naturale di Zompo lo Schioppo, con la spettacolare cascata e i magnifici esemplari di faggi e castagni secolari.
Per altre informazioni sul paese http://www.civitadantino.com