È una tradizione consolidata: ogni anno il Museo universitario dell’ateneo “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara produce un Calendario nel quale trovano spazio riproduzioni fotografiche ispirate alle sue più importanti collezioni.
L’obiettivo è promuovere ulteriormente il proprio ingente patrimonio storico, artistico e culturale nel territorio. L’edizione 2019 avrà un ruolo speciale perché fungerà, oltre che da vetrina, anche da anticipazione per una acquisizione che arricchirà il Museo, la città di Chieti e l’intera Regione.
Il Calendario 2019, “Il fascino dell’Immagine”, è dedicato infatti alla più grande e importante collezione d’arte contemporanea oggi presente in Abruzzo. E’ stata generosamente donata nel 2015 al Museo universitario dal mecenate ed ex gallerista Alfredo Paglione, un uomo che ha fatto da sempre dell’Arte e della bellezza, anche d’animo che dall’Arte scaturisce, la sua bandiera. Quando, dopo aver operato facendo base a Milano un po’ in tutto il mondo, ha cessato l’attività di gallerista, si è dato uno scopo ben preciso, quello di diffondere la bellezza, e lo ha fatto con una serie di donazioni importanti, che hanno creato o contribuito a creare nuovi musei soprattutto in Abruzzo, sempre anche a nome dell’adorata compagna della sua intera vita, Teresita Olivares, che ha concluso da poco più di dieci anni la propria esistenza terrena.
La collezione Paglione sarà presto un fiore all’occhiello di straordinaria valenza per il Museo. Il Calendario 2019 vuole rappresentarne un’anticipazione e una promessa. Non a caso il vernissage del Calendario “Il fascino dell’Immagine” sarà accompagnato da un cammeo, una piccola rassegna, per stuzzicare l’appetito degli appassionati d’arte e di tutti i cittadini, innanzitutto i giovani, in attesa delle future esposizioni che verranno.
In copertina ci sarà un’opera di Aligi Sassu, Caffè San Babila (1951 – olio su tela, 100×200 cm), mentre sulla retrocopertina si potrà ammirare una tela di Wanda Broggi, Ritratto di Teresita Olivares (1991- olio su tela, 120×80 cm). Due capolavori e insieme due ampie pagine della vita di Alfredo Paglione, che di Sassu è stato il cognato oltre che il gallerista di fiducia e che a Teresita ha donato tutto il suo amore che neppure la morte ha potuto affievolire.
Il Calendario 2019 è stato presentato ufficialmente venerdì 21 dicembre 2018, presso l’Auditorium del Museo universitario di Chieti ed inaugurata la mostra che propone alcune delle opere rappresentate nella pubblicazione.
Le opere che accompagnano i mesi rappresentano un’ideale antologia dell’arte contemporanea:
Alberto Gianquinto, Il pianoforte, 1995 (olio su tela, 195×130 cm), Gigino Falconi, Concerto silenzioso, 1991-92 (olio e acrilico su tela, 180×180 cm), Giuseppe Bergomi, Bagnante, s.d. (scultura in bronzo, 58x35x25 cm), Aligi Sassu, Argonauti, 1975 (acrilico su masonite, 39×48 cm), Josè Ortega, Adam y Eva, 1972 (tempera su carta intelata, 90×65 cm), Claudio Bonichi, Le chapeau fleuri, 1988 (olio su tela, 65×65 cm), Giuseppe Modica, Grande stanza della pittura, 1997 (olio su tela, 225×160 cm), Gianni Dova, Germano I, 1962 (olio su tela, 130×160 cm), Ennio Calabria, Memoria rivisitata, 1991 (olio su tela, 150×80 cm), Bruno Caruso, Bagliore nel giardino, 1969 (olio su tela, 120×159 cm), Armando De Stefano, Nudo, 1983, (olio su tela, 61×50 cm), Josè Ortega, La Siesta, 1972 (tecnica mista su tavola, 112×177 cm), Piero Guccione, Gesù muore in croce, 2011 (pastelli su carta, 24×18 cm), Arturo Carmassi, Ritratto di A.F., 1968 (olio su tela, 70×70 cm), Ritch Miller, Agosto. Rosal, Chubasco repentino, 1982 (olio su tela, 146×114 cm), Josè Ortega, Malvalocas, 1981 (tempera all’uovo su tela, 54×65 cm), Matias Quetglas, Bella con congrio, 1988 (acrilico, 146×114), Josè Ortega, Segadora y burro, 1963 (tecnica mista su tela, 50×61 cm), Giuseppe Banchieri, Balcone dello studio, 1985 (olio su tela, 60×40 cm), Aligi Sassu, I due soli, 1963-72, (olio su tela, 145×195 cm), Isabel Quintanilla, Bodegòn con flores, 1992 (olio su tela, 70×50 cm), Renato Balsamo, Ulivo, 1985 (olio su tela, 120×150 cm), Carlos Mensa, La visita, 1975-76 (olio su tela, 146×114 cm), Michele Cascella, Paesaggio abruzzese, 1930 (olio su tela, 126×150 cm).