Mostra di Herbert Grabe – TRANSUMANZA – Gesichter und landshaften in den abruzzen – (Volti e paesaggi in Abruzzo)

da | Apr 19, 2022 | Cultura, In evidenza | 0 commenti

di Antonio Bini

E’ stato un piacere intervenire all’incontro sul tema della transumanza organizzato nel Museo della Storia Forestale di St. Oswald, nel Parco Nazionale della Foresta Bavarese, nell’ambito della mostra fotografica “Transumanza – cultura e natura della pastorizia in Abruzzo” di Herbert Grabe, con una settantina di scatti che esprimono la ricerca di tracce di quanto rimane della millenaria civiltà pastorale.

L’incontro è stato aperto dal direttore del museo Christian Binder. E’ seguito l’intervento di Herbert Grabe, che ha spiegato  luoghi e paesaggi della pastorizia, soffermandosi sul senso di desertificazione di spazi – oggi sempre più immaginari – un tempo vissuti da un immenso numero di pecore e pastori. La mostra, alla terza edizione, coglie con attenzione, e forse con  speranza, l’emergente presenza femminile, evidenziata anche nel manifesto della mostra, con il volto di Angela De Angelis, di Caramanico Terme. Nella mia relazione ho richiamato alcune descrizioni del mondo pastorale raccontate da viaggiatori tedeschi del Grand Tour, con il ricordo di bambino – a Vasto Marina – sul passaggio delle greggi verso il Tavoliere, ringraziando per l’opera di divulgazione di Herbert Grabe che da anni svolge (anche con T.O. – Erde und Wind), evidenziando i volti e l’umanità dei pastori, insieme ai valori del paesaggio.

Per me l’occasione di ricordare i pastori recentemente scomparsi – Gregorio Rotolo (Scanno), Giulio Petronio (Castel del Monte) e Paolino Sanelli  (Decontra-Caramanico), i cui volti sono presenti nella galleria di immagini, sottolineando che anche le loro esperienze di vita hanno concorso al riconoscimento dell’UNESCO della transumanza come patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Gli interventi sono stati intervallati da spazi musicali del pianista Swen Ochsenbauer. Con mia sorpresa, l’evento è stato seguito da un attento pubblico di ambientalisti, escursionisti e amanti del binomio Natur und Kultur. La mostra resterà aperta fino all’8 maggio 2022.

 

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