Festival di Fotografia e Giornalismo “Flaiano” a Pescara 13 e 14 maggio

da | Mag 12, 2023 | In evidenza, Società | 0 commenti

Perché un Festival di fotografia e Giornalismo? Da questa domanda la risposta nella I° edizione del Festival di Fotografia e Giornalismo “Flaiano”. Il reportage tra il reale e l’irreale”, che si terrà presso il Mediamuseum-Museo del Cinema a Pescara sabato 13 e domenica 14 maggio. Perché la fotografia è strettamente legata al cinema che è fotografia in movimento, perché Flaiano era un giornalista e amava la fotografia, molti suoi libri sono dei veri e propri reportage. “E perché questo festival è un omaggio a Edoardo Tiboni, fondatore dei Premi Flaiano, di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita, che è stato prima di tutto un giornalista, il decano dei giornalisti abruzzesi e tra i primissimi a realizzare reportage sulle tradizioni e feste abruzzesi”, spiega Romina Remigio, direttore artistico del Festival, fotogiornalista del National Geographic Usa. “Il Festival, vuole indagare con spirito critico e anche ironico, che ben contraddistingueva Flaiano, lo stato attuale del reportage e le modalità di chi decide di raccontare storie reali e di chi invece sceglie la strada dell’irreale che attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, i social network e “i cambiamenti climatici” del giornalismo pensa diventino reali”. Quindi qual è adesso il ruolo del fotografo e del giornalista? E quali sono i consigli che i professionisti invitati si sentono di dare? A queste ed altre domande si risponderà nel corso delle giornate del festival. Il Festival è gratuito e aperto a tutti, fino a esaurimento posti. E’ stato riconosciuto dall’ODG con la possibilità per i giornalisti di iscriversi sulla piattaforma per il riconoscimento dei crediti.

Programma:
Sabato 13 maggio 2023
9.30 apertura festival
10.00-11.00
Monika Bulaj “Prayers of the Persecuted”
Monika Bulaj è una pluripremiata giornalista e fotoreporter polacca, residente in Italia. Si occupa di condividere i luoghi sacri, la spiritualità delle minoranze e delle tribù nomadi a rischio, in Europa dell’Est, Medio Oriente, Caucaso, Asia, Africa e Caraibi. Ha pubblicato con La Repubblica, Corriere della Sera, GEO, Granta Magazine, National Geographic, The New York Times, TIME e The Guardian. In Brasile sta continuando il progetto EXILADOS. Ha pubblicato 10 libri.

12.00-13.00
Antonella Monzoni “Raccontare per immagini. Storie, riflessioni, esperienze “

Antonella Monzoni pratica una fotografia di reportage profondamente umanista. I suoi progetti, pur contenendo un elevato coefficiente di informazione, superano il limite del documento per affermare il valore della testimonianza. È nata a Modena nel 1960 ed inizia la sua attività nel 2000 fotografando ciò che appare distante da noi geograficamente ma che, in realtà, è molto vicino dal punto di vista interiore (Kumbha Mela, Lalibela, Benedic Anima Mea, La tribù dei denti neri, Vida y Muerte, Omo tribe). Nel 2005 incontra Henriette Niépce, pronipote dell'inventore della fotografia Nicephore Niépce, che le apre la casa dopo cinquanta anni di autoreclusione e nasce Madame, un progetto pluripremiato divenuto libro nel 2011. Dal 2008 al 2010 si dedica al racconto delle ferite del popolo armeno che pubblicherà nel libro Ferita armena (Gente di Fotografia Edizioni, 2015). Fa parte di Donne Fotografe Italian Women Association e del Collettivo Synap(see). È vicedirettore editoriale della rivista di cultura fotografica Gente di Fotografia. Ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero (Arles, Innsbruck, Vienna, Solms, Saint Petersburg, Brighton, Chalon-sur-Saône, Montpellier, Madrid, Londra). www.antonellamonzoni.it

15.30-16.30
Guillermo Luna Fotografo e videomaker freelance
“Sono italo – argentino. Mi avvicino al mondo del reportage nel 1996. Mi piace dire che “racconto storie” attraverso le immagini. La maggior parte delle volte si tratta di storie a forte contenuto sociale. Ho realizzato reportage in Argentina, Brasile, Messico, Georgia, Armenia, Azerbaijan, India, Kenya, Nigeria, Sud Sudan per citare alcuni. Trovo che la fotografia sia uno strumento potentissimo non solo per comunicare, bensì come un “apri porte”, dentro e fuori di noi stessi. Ho tenuto mostre in Argentina, Georgia e Italia. Tra le più prestigiose nel 2013, al Museo del Vittoriano a Roma. Ho lavorato per: Dipartamento Protezione Civile, ANPAS, Croce Rossa Italiana, Fondazione CIMA, FORS Montenegro, Red Cross Montenegro, DRR Serbia, INTERSOS ONG, HEIFER Mexico, VOICES FOR DIGNITY ONG Mexico, Ordine dei Religiosi Camilliani, FONDAZIONE PARADA Bucarest, POLSKA MISJA MEDYCZNA Polonia. A marzo 2017 ho pubblicato il mio ultimo libro “In quel preciso istante”, retroscena di un reportage in Kenya. Primo libro di fotografia con contenuti di realtà aumentata. https://www.instagram.com/guillermoluna08/

18.30-20.00
Giovanna Botteri e Gabriella Simoni  che si terrà al CINETEATRO CIRCUS per la grande richiesta di partecipazione.
 “Vivere e sopravvivere.30 anni di amicizie e conflitti “

Giovanna Botteri
Giornalista Rai. Dal 1988 racconta i principali avvenimenti internazionali in qualità di inviata speciale: dalla rivoluzione in Romania, alle guerre in Bosnia e Kosovo, alle rivolte in Iran e Sudafrica, sino al G8 di Genova e all’occupazione statunitense in Iraq.
Ha condotto l’edizione serale del TG3 (2004-06), dal 2007 al 2019 è stata corrispondente e capo dell’Ufficio Rai dagli Stati Uniti, dal 2019 al 2021 dalla Cina e dal 2021 lo è dalla Francia. Ha vinto tutti i maggiori premi di giornalismo e nel 2003 è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana dall’allora Presidente Carlo Azeglio Ciampi.

Gabriella Simoni
Giornalista Mediaset. Da trent’anni sempre in prima linea. Inviata speciale ci ha raccontato tutte le guerre dalla Guerra del Golfo nel 1991 (dove viene fatta prigioniera) alla Somalia, Medio Oriente, Balcani, Afghanistan, Iraq, Libia fino all’ultima in Ucraina.
Ha ideato e condotto programmi sulle periferie del mondo e sul disagio giovanile (Lucignolo).
Anche Gabriella Simoni ha vinto tutti i maggiori Premi di Giornalismo e nel 2003 è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Ciampi. Attualmente sta lavorando a un progetto di racconto di “storie del nostro mondo” attraverso la modalità dei podcast.

Domenica 14 maggio
10.00-11.00
Marco Longari “Il fotogiornalismo d’Agenzia: la prima stesura della storia”
MARCO LONGARI (Roma, 1965), inizia la sua carriera di fotogiornalista nel 1998 coprendo il conflitto in Kosovo, , lavoro poi confluito nel libro Nachbarn des Krieges (Styria). Dopo numerosi viaggi si sposta in Africa dove avvia la collaborazione con l’Agence France-Presse e con le principali testate internazionali. Nel 2002 il suo lavoro sui rifugiati verrà pubblicato nel libro Rifugiati (Sossella) con prefazione del Dalai Lama. Come Chief Photographer per AFP ha lavorato a Nairobi come responsabile dell’Africa dell’Est e a Gerusalemme dove ha coordinato per 7 anni la copertura per Israele e i Territori Palestinesi, ed ora a Johannesburg, dove per AFP è Caporedattore del Servizio Fotografico per l’Africa. Docente presso la Scuola di Fotogiornalismo dell’ ISFCI di Roma e della Scuola di Letteratura e Fotografia Jack London. Marco Longari è Canon Ambassador e collabora con il Canon Student Develpment Programme.

12.00-13.00
Giovanni Porzio
“L’inviato in zone di conflitto: disinformazione, propaganda e nuovi media”.
Giovanni Porzio: giornalista, scrittore, fotoreporter. È stato per trent’anni inviato del settimanale Panorama. Oggi collabora con il Venerdì di Repubblica. Ha seguito i principali conflitti in Medio Oriente, Africa, Balcani e America Latina. È stato testimone delle “primavere arabe” e delle guerre in Libia, Iraq, Siria, Somalia, Yemen e Ucraina. Ha vinto numerosi premi tra cui il “Max David” per i suoi reportage dall’Afghanistan. Ha pubblicato dieci libri sul Medio ed Estremo Oriente, la Somalia, l’Iraq e l’Africa.

 

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