A Pescara, da sabato 4 maggio, nello spazio zerozerosullivellodelmare di Lùcio Rosato e Settimio Maiaroli, sarà presentata una selezione delle opere di Luciano De Liberato, tra le più significative dal 2000 al 2024. Un’occasione unica per fare il punto e il segno, sulla sua ricerca.
Dopo una vita vissuta ricercando il segno, linguaggio universale in grado di descrivere il mondo con i suoi colori, Luciano De Liberato torna ad esporre in Abruzzo – la sua terra – dopo 20 anni, con una mostra che racconta la instancabile ricerca pittorica che porta avanti dal 1975. Un artista di livello internazionale, ancora in attività, con più di cinquant’anni di dedizione totale alla pittura.
Lo testimoniano la stima e collaborazione fattiva con alcune delle più alte personalità dell’arte italiana come Lorenza Trucchi, Marcello Venturoli, Filiberto Menna, Maurizio Fagiolo dell’Arco, Enrico Crispolti, Giuseppe Selvaggi e Gabriele Simongini. Notevoli i riconoscimenti fin dagli esordi, come il “Premio Lubiam”, la presenza con mostre personali alla selettiva “Art Basel” 14/1983 e “Art Basel” 15/1984 e in importanti sedi espositive nazionali. Nel 1983 è stato invitato dalla Galleria Galliata di Alassio a partecipare alla mostra “Mundial”, nel 2001 è stato invitato da Milena Milani ad esporre nella sua Galleria a Cortina d’Ampezzo. Significative le collaborazioni internazionali con gallerie come Saatchi Gallery di Londra e le istituzioni, con quattro inviti al Premio Michetti (1975, 1976, 1977 e 1983) e nel 2012 con l’opera RED che è stata utilizzata come immagine istituzionale dal Lincoln Center for the Performing Arts di New York. Dal 2016 a Seattle (USA), nella “Seattle Artist League”, Scuola d’Arte di ogni ordine e grado, la sua attività è stata inserita nei programmi di studio dell’arte contemporanea
Per dedicarsi all’arte, totalmente e senza compromessi, dai primi anni ’90 si è ritirato in isolamento nel suo studio in provincia. Tutta la sua opera è condotta mediante cicli di ricerca. Dal 1994 utilizza un linguaggio unico e personalissimo, con una poetica autentica, fuori da mode e tendenze manieriste. 45 i lavori esposti, dai teatri del 2000 a gli appesi, passando per i codici del 2006, i labirinti del 2007 e seguire con le accumulazioni e con i cicli dedicati alle barricate e ai terremoti (un omaggio del 2014 a L’Aquila) per continuare con i controvento.
In appendice e su specifica richiesta di Lùcio Rosato (direttore artistico dello spazio, nonché curatore dell’evento espositivo), una sequenza di opere segniche degli anni Settanta (realizzate con grafite F su superficie nera) che hanno rappresentato una autentica innovazione nel linguaggio artistico del tempo aprendo nuove prospettive in artisti coevi e giovani in formazione; lo stesso Rosato racconta che la visione dei lavori di De Liberato presentati in quegli anni in occasione dei premi Michetti hanno segnato e condizionato in positivo il suo percorso formativo tra arte e architettura. A concludere il percorso espositivo un nuovo lavoro apre ad un ulteriore approfondimento la ricerca concettuale e pittorica del maestro De Liberato: un trittico verticale in unica tela vibrante di colore.
Inaugurazione sabato 4 maggio 2024 ore 19.00, fino al 15 giugno 2024. Da martedì a sabato, dalle 18.00 alle 20.00 | s.l.m.00, via dei marrucini 19-23 Pescara