“Le contrade del vino di Loreto Aprutino” dei Custodes Laureti

da | Lug 29, 2024 | Ambiente, In evidenza | 0 commenti

A Loreto Aprutino, situato nella Provincia di Pescara nella Vallata del Tavo, i produttori di vino hanno trovato un modo nuovo e coeso per tutelare e valorizzare il loro territorio. Questo borgo, che dedica il 79% del suo suolo all’agricoltura e la cui vocazione agricola è documentata fin dal IX secolo dal Chronicon Casauriense (L. Feller; Les Abruzzes Médiévales; 1998), ha visto nascere nel 2019 un movimento significativo. Un gruppo di produttori, tra cui Amorotti, Ciavolich, De Fermo, Talamonti, Torre dei Beati e Valentini, si è unito per bloccare la costruzione di una centrale a biometano, un progetto considerato anacronistico e dannoso per i vigneti storici dell’area, menzionati da Luigi Veronelli negli anni ’80 tra i migliori cru d’Italia. Questa lotta ha portato alla formazione di una collaborazione più ampia a favore di Loreto Aprutino, culminata nel marzo 2022 con la nascita di CUSTODES LAURETI, progetto associativo senza scopo di lucro che vede uniti i 6 produttori nella tutela, la difesa e la valorizzazione del territorio,  da un punto di vista agronomico, storico-paesaggistico e turistico. I sei produttori si sono impegnati in una serie di progetti distinti, tra cui un progetto di zonazione dell’area, la creazione di un biodistretto in collaborazione con le autorità comunali, l’organizzazione di eventi culturali e turistici e la collaborazione con le scuole locali per tramandare ai giovani il legame tra cultura agraria e storia.

Il 29 luglio 2024, al Teatro Luigi De Deo di Loreto Aprutino, è stato presentato il libro “Le contrade del vino di Loreto Aprutino”, scritto da Gabriele Valentini, ricercatore presso l’Università di Bologna. Promotori dell’evento sono stati i Custodes Laureti e il GAL Terre Pescaresi. Così nelle parole di Chiara Cavolich presidente di Custodes Laureti: “L’obiettivo della nostra rete non è la promozione del nostro vino. Non è per questo che noi produttori ci siamo avvicinati e ci siamo uniti. Il vino è per noi il filo conduttore che unisce le nostre vite, le nostre aziende e le nostre storie familiari, è il sangue che ci scorre in corpo ed è sicuramente il prodotto agricolo a più alto valore aggiunto che, almeno nell’era contemporanea, Loreto Aprutino ha. Ma il nostro scopo e la nostra unione trascendono il vino e guardano al valore di Loreto Aprutino in tutte le sue specificità, sotto ogni profilo: agronomico, culturale, storico-paesaggistico e turistico. E il libro di Gabriele ne è un esempio concreto”.

Durante l’evento sono intervenuti, tra gli altri, Antonella Di Tonno della cantina Talamonti e assessore comunale alle Politiche agricole, Francesco Paolo Valentini, produttore, e Gianluca Buccella, presidente del GAL Terre Pescaresi. Gli interventi hanno ripercorso le battaglie ambientali e i progetti promossi dai Custodes negli ultimi anni. Gabriele Valentini, insieme al critico enoico Armando Castagno e al professore di Fisica dell’atmosfera e climatologia Piero Di Carlo, ha presentato il libro che vuol essere un censimento viticolo del territorio e un’analisi del terroir con un’analisi delle ultime 50 vendemmie. L’autore riporta anche  i risultati di una ricerca triennale da lui condotta e coordinata. Si tratta di un inquadramento geo-morfologico, pedologico e climatico delle contrade vitate a sud del fiume Tavo. Geologia, clima e indagine litologica: attraverso una dettagliata analisi di questi parametri il volume si conclude con la suddivisione del territorio in 4 unità di paesaggio, punto di arrivo della ricerca e punto di partenza verso la produzione di vini che siano espressione del luogo.

“Io sono originario di Loreto – ha spiegato l’autore- questi sono i luoghi dove sono cresciuto. Quando ho iniziato a mappare i terreni, ho messo in evidenza i principali vigneti di Loreto Aprutino per trovare da subito una connessione con il territorio. Ho così prodotto una prima cartina di Loreto. Abbiamo poi fatto installare delle capannine meteorologiche su quei 7 punti strategici: Cecalupo, Palazzo, Scannella nord e Scannella Sud, Cocciapazza, Colle Cavaliere, Cordano, e Cancelli a ridosso del fiume Tavo, in questo modo abbiamo preso informazioni per studiare il suolo sia dal punto di vista pedologico che mesoclimatico. È stato un lavoro complesso ma emozionante per l’affetto che mi lega a questo paese”.Valentini ha spiegato come il libro, diviso in due parti, offra una dettagliata analisi geo-pedologica e climatica del territorio e mappi le contrade vitate a sud del fiume Tavo, suddividendole in quattro unità di paesaggio.

Il rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Dino Mastrocola, ha espresso la piena collaborazione dell’università per i futuri progetti dei Custodes.
La giornata si è conclusa con l’evento “Triticum Laureti” presso Pollinaria, dove gli ospiti hanno potuto degustare vini e piatti locali e assistere a spettacoli teatrali e musicali: Paolo dei lupi a cura di Francesca Camilla D’Amico, i canti popolari dei Vetturali di Loreto Aprutino e il concerto del cantautore di Penne Setak, vincitore della Targa Tenco per il miglior album in dialetto.

 

 

 

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