Donato De Santis, rinomato chef italiano e icona della cucina italiana in Argentina con oltre 20 anni di carriera mediatica e imprenditoriale, e Jimena Grandinetti, giornalista argentina di origini calabresi, hanno intrapreso un emozionante viaggio alla scoperta delle radici italiane in Abruzzo. La loro esperienza è stata documentata in una nuova serie televisiva, che verrà trasmessa in Argentina nel 2025, e che mira a promuovere il turismo delle radici, invitando gli italo-argentini a riscoprire le loro origini in Italia.
Il coordinatore regionale del turismo delle radici, Maxi Manzo, artista e musicista italo-argentino con origini abruzzesi da Tornareccio, ha supportato il programma in collaborazione con il progetto Italea del Ministero degli Esteri Italiano. Il viaggio in Abruzzo è iniziato nella suggestiva Città Sant’Angelo, dove De Santis e Grandinetti hanno soggiornato presso la Tenuta Coppa Zuccari. Qui, hanno scoperto gli antichi mestieri della regione, tra cui il frantoio e la lavorazione della seta e del baco da seta. Successivamente, hanno pedalato fino al cuore della città, dove il sindaco di Città Sant’Angelo, Matteo Perazzetti, li ha accolti calorosamente. Hanno partecipato a uno sdijuino abruzzese, gustando prodotti tipici. Infine, hanno concluso la giornata con un pranzo tradizionale abruzzese presso Torre Manella, una storica masseria, e hanno partecipato a una lezione di danza saltarello condotta dall’esperta Anna Anconitano.
Il punto culminante del viaggio è stato a Tornareccio, nella provincia di Chieti, nota come la “città del miele.” In questa tappa, il programma ha esplorato il turismo delle radici attraverso l’Infopoint locale, il bar centrale dove il popolo di Tornareccio ha accolto con entusiasmo i protagonisti della puntata. Insieme a Maxi Manzo, Donato De Santis e Jimena Grandinetti hanno avuto l’opportunità di immergersi nella cultura locale, visitando il monte Pallano e scoprendo il suggestivo muro megalitico abruzzese. Il viaggio ha incluso anche incontri con produttori locali, tra cui artigiani della mozzarella e apicoltori, noti per la famosa produzione di miele di Tornareccio. La giornata si è conclusa con un pranzo conviviale nella frazione San Giovanni di Tornareccio dove Donato ha riscoperto le antiche tradizioni della cucina abruzzese e ha fatto la pasta chitarrina teramana, con il strumento simbolo della cucina locale, in un antico mulino ormai in disuso.
La serata finale si è svolta presso il ristorante Papillon con la presenza del Sindaco Nicola Iannone e il gruppo Italea Abruzzo, dove i protagonisti hanno gustato specialità tipiche abruzzesi, come le scripelle e pizzelle (i dolci tradizionali), accompagnati dalle famiglie della comunità tornarecciana, molte delle quali mantengono forti legami con l’Argentina.
“Travesía Italiana” rappresenta una celebrazione delle radici italiane nel contesto dell’Anno delle Radici Italiane 2024, un’iniziativa che invita gli italo-discendenti di tutto il mondo a riscoprire il proprio patrimonio culturale. Grazie alla collaborazione con il progetto Italea e al supporto delle comunità locali, questa esperienza ha offerto un viaggio unico, intrecciando storie, tradizioni e sapori che raccontano la vera essenza dell’Italia.