D’Abruzzo N.106

5,00

 

XXVII
Estate 2014
106
Categoria:

Descrizione


MOSTRE
Secoli Augustei
Testo di Rosanna Tuteri foto di Mauro Vitale
Le vele spiegate delle paranze dipinte da Paolo De Cecco nell’opera La foce del fiume Pescara, copertina della guida La Bella Pescara, rivestono anche la cover del numero estivo di D’Abruzzo. All’interno, ad apertura, un ampio servizio dedicato alla mostra Secoli Augustei a Chieti, nell’ambito delle celebrazioni del bimillenario della morte di Augusto. La mostra allestita presso Palazzo de’ Mayo Mayo, racconta di Amiternum e dell’Abruzzo antico attraverso i reperti  che “illustrano la ricchezza e il carattere colto di una committenza esigente, capace di trasformare in segni di distinzione oggetti ed elementi della vita quotidiana nei primi secoli dell’Impero”.

MONUMENTI
Bella come la neve

Testo di Luisa Franchi dell’Orto  foto di Gino Di Paolo
Merita una visita la neviera di Canzano, un monumento straordinario, assolutamente unica nel suo genere, ricollegata all’esistenza di un articolato palazzo signorile del primo Cinquecento all’estremità orientale del borgo antico.

Passeggiata d’Oriente
Testo e foto di Maurizio Biondi
Una passeggiata al sapore d’oriente è quella sul lungomare di Giulianova che, realizzato a tempo di record nel 1936 in stile razionalista, ripete l’enfasi monumentale del Viale della Vittoria a Bengasi.

TRADIZIONI

Il Santo, il paese e la devozione
Testo di Maria Concetta Nicolai foto di Gaetano Basti

La tradizione abruzzese approfondita nel numero estivo della rivista è quella legata al culto di San Domenico Abate, a Villalago che del Santo conserva le reliquie del Sacro dente e di alcune ossa della mano, ottenuti dal deposito di Sora, e che lo ricorda in tre occasioni: il 22 gennaio con celebrazioni religiose e l’accensione delle Fanoglie, il Lunedì dell’Angelo, anniversario della Traslazione, con una visita all’eremo di Prato Cardoso e il 22 agosto, data dell’elevazione agli altari; la tradizione mantiene i caratteri pastorali originari, riconfermati ogni anno dal pellegrinaggio dei devoti di Fornelli che raggiungono a piedi la valle del Sagittario.

L’amore è una catena, anzi un catenaccio
Testo di Maria Concetta Nicolai foto di Cesidio Silla
Scanno, invece, organizza la rievocazione del Catenaccio, ossia del corteo nuziale che accompagna la sposa prima in chiesa e dopo a casa del novello consorte. La ricostruzione è fedelissima al modello tradizionale e pertanto esercita una forte suggestione sugli spettatori che, ogni anno, fanno ala alla sfilata per le pittoresche vie del centro storico.

Terre Francescane
Testo di Massimo Santilli foto di Gino Di Paolo
La Valle subequana vanta di essere stata più volte visitata dal Poverello di Assisi che vi fondò conventi e vi compì miracoli. Come quello della liquefazione del sangue delle stimmate che ancora si ripete nella chiesa di Castelvecchio e che viene celebrata con particolare solennità con la festa delle Stimmate il 16 e 17 settembre, e con quella del Transito il 3 e 4 ottobre, esponendo alla venerazione dei fedeli le reliquie e la teca del sangue di cui si segnala il miracolo della liquefazione.

ITINERARIO
La montagna delle fate murate
Testo di Marano Mario Viola  foto di Sara Buzzelli
Un itinerario percorribile sia in estate che in autunno è quello lungo il tratturo Aquila-Arischia, a pochi chilometri a nord-ovest da L’Aquila, nel quale una piccola montagna che fa da contrafforte al versante ovest di Monte San Franco mt. 2.132 s.l.m. (gruppo settentrionale del Gran Sasso d’Italia) custodisce avanzi di mura megalitiche di notevole interesse archeologico, ancora avvolte da un alone di mistero e da leggende fatate e diavolesche. La montagna è riportata sulle carte topografiche con il toponimo la Murata ed è formata da due cime arrotondate.

ARTE
Storie di Mila
Testo di Gabriella Albertini  foto di Piero Cipollone
Un’interessante lettura dell’opera La figlia di Iorio, celebre quadro di Francesco Paolo Michetti intriso di fascino e mito, è quella proposta da Gabriella Albertini che ricorda l’episodio che ne avrebbe indotto la creazione, i rapporti con la tragedia dannunziana, i vari spostamenti, l’ardimentosa messa in salvo durante i bombardamenti di Pescara.

L’arte di Norberto Sagaria
Testo di Alberto Melarangelo foto tratte dal catalogo
Sempre in ambito artistico l’articolo dedicato al pittore Norberto Sagaria che esordisce grazie all’apprendistato svolto presso la Scuola comunale del disegno en plein air con il paesaggista Gennaro Della Monica, dipinge pascoli e vedute del maestoso Gran Sasso soprattutto all’alba e studia le rifrangenze dell’illuminazione aurorale sugli elementi romanico-gotici della Cattedrale di Teramo.

FOTOGRAFIA
Fotografare per viaggiare
Pablo Dell’Osa intervista Davide Starinieri
“Con “Go”, per la Rai, insieme ad Alice Lizza ha catalizzato l’attenzione su un nuovo modo di fare “doc”. Di raccontare viaggi, persone e luoghi in video. Con una ricerca delle riprese al limite dell’ossessione. Dall’intervista con il fotografo Davide Starienieri.

NON DIMENTICHIAMO L’AQUILA
Una porta sulla storia
Testo di Francesca Rapini foto di Sandro Zecca
I ritrovamenti archeologici nell’area di Porta Barete a L’Aquila hanno acceso un vivace dibattito e posto numerosi interrogativi sui criteri di ricostruzione del capoluogo abruzzese