Punta Aderci, l’inconfondibile promontorio che si protende nell’Adriatico due chilometri a nord di Punta Penna, è uno dei pochi ambienti marini della costa abruzzese che sorprende ancora per la sua antica bellezza
una falesia alta 26 metri dalla superficie dolcemente arrotondata che precipita a picco sul mare.Ci si arriva seguendo le indicazioni, dalla statale 16. Dopo aver attraversato la zona industriale di Vasto, un Punto informazioni (dove nei mesi estivi è possibile noleggiare biciclette) ci avvisa che siamo nella Riserva Naturale Regionale Punta Aderci, istituita nel 1998 e dal 2000 gestita dalla Cooperativa co.ge.cstre.
Si prende a sinistra una strada bianca che, in meno di un chilometro, tra campi di grano e fiori porta alla Punta. Il mare intorno a noi spazia dal porto di Ortona verso nord ovest fino al faro di Punta Penna, verso sud est la Riserva si offre alla vista in tutta la sua estensione; si scorgono sullo sfondo le montagne del Parco Nazionale della Maiella, del Gran Sasso-Laga, dei Sibillini. Qui la macchia mediterranea, inasprita dalla falesia che in alcuni tratti strapiomba sul mare ed in altri forma un’ampia spiaggia, si offre in tutta la sua sequenza: Mirto, Lentisco, Rosmarino, Alloro, Pino, Roverella, Cerro e Leccio.
Circa duecento metri prima della punta un sentiero attrezzato con una corda come corrimano conduce tra cespugli di ginestre alla spiaggia Libertini, una solitaria striscia di piccoli sassi bianchi.
Ci si può fermare qui o decidere di proseguire verso sud in direzione di un’altra piccola punta con scogli simili a faraglioni di varia grandezza, ottimo posto per gli appassionati del sole o dell’immersione. In alcune nascoste cavità è possibile trovare l’alga rossa (Halymenia floresia), una delle più belle del Mediterraneo. Gli scogli ci separano dalla lunga spiaggia di sabbia chiara che finisce a Punta della Lotta, che delimita a nord il porto di Punta Penna.
Flora e fauna
La striscia di sabbia che appare sottile all’inizio si allarga progressivamente e verso l’interno presenta un susseguirsi di piccole dune di notevole bellezza in cui riescono a vivere, adattate all’ambiente arido e ricco di sale, piante pioniere come il Ravastrello marittimo, il più vicino alla battigia, l’ammofila e il verbasco lanoso che nasce invece sulle dune più lontane dal mare.
Tra le dune e la falesia, nella spiaggia di Punta Penna, troviamo ampie colonie di ginestrino delle spiagge, Palèo delle spiagge, e la silene colorata. Sulle rupi più vicine al mare si possono scorgere le specie più resistenti alla salsedine come il finocchio di mare e la rara carota delle scogliere. In questo eco-sistema dunale e, a volte, anche sulla spiaggia nidifica il raro fratino che è il simbolo della Riserva e che qui si riproduce regolarmente. La Riserva rappresenta inoltre un rifugio ideale per uccelli migratori e stanziali. La zona è sorvolata da poiane, gheppi, albanelle e sporadicamente dal Falco pellegrino. Alla fine della spiaggia si trova un altro Punto Informazioni, dove è possibile noleggiare canoe.
Si può raggiungere questo posto facilmente anche dalla statale seguendo le indicazioni e parcheggiando l’auto poco prima di arrivare al porto.