Il foliage D’Abruzzo. Vini, sapori e colori del territorio

da | Ott 28, 2021 | Enogastronomia, In evidenza | 0 commenti

Il foliage è quel fenomeno spontaneo per cui alcune specie di alberi nella stagione autunnale cambiano il colore delle loro foglie che cadono poi a terra ricoprendo prati e sentieri. Boschi e vigneti con vibrazioni di gialli, aranci e oro, diventano percorsi esperienziali dai primi di ottobre alla seconda metà di novembre, un periodo dell’anno spesso trascurato e invece pieno di risorse attrattive quali la magnificenza dei paesaggi colorati, i profumi, i prodotti della terra, i vigneti, i castagneti, le faggete e le feste. La pandemia ha ulteriormente portato a guardare alla natura e ai paesaggi con un rinnovato interesse, come si è potuto registrare nell’estate appena passata. L’Abruzzo vanta dal punto di vista naturalistico un ruolo di primo piano nel contesto dell’intero territorio europeo per la straordinaria ricchezza biologica di specie vegetali. Alcune di queste specie offrono colorate e affascinanti fioriture: le gialle faggete squarciate dagli aceri rossi, i castagneti della valle Roveto, Bosco Martese, i boschi di Val Fondillo e della valle Cervaro di Villavallelonga, la più antica foresta di faggio in Europa. I paesaggi agrari, ed in particolare vigneti delle terre d’eccellenza del Montepulciano d’Abruzzo, si caratterizzano dalle ondulazioni del territorio collinare con le foglie che degradano dai toni del giallo all’arancio acceso. Come promuovere le risorse ambientali per un turismo sostenibile che sviluppi anche l’enoturismo? Da questo interrogativo è nata l’iniziativa FOLIAGE D’ABRUZZO Vini, sapori e colori del territorio organizzata da D’Abruzzo Turismo Cultura Ambiente e dal Movimento Turismo del Vino Abruzzo. La giornata si è svolta il 24 ottobre a Crecchio in due momenti: un incontro sulla promozione delle esperienze enoturistiche nel periodo autunnale, nell’Auditorium della chiesa di Santa Maria da Piedi, e una passeggiata tra i vigneti nella valle dei mulini con degustazione finale di piatti tipici, vino e olio a Palazzo Monaco, a cura del Movimento Turismo Vino Abruzzo e Movimento Turismo Olio Abruzzo. “Abbiamo organizzato questa giornata per offrire un punto di vista nuovo sul paesaggio agrario abruzzese” – afferma Gaetano Basti direttore di D’Abruzzo – “così come da tempo nel nord America il foliage è sinonimo di immersione nei colori dei boschi autunnali, anche nelle nostre montagne, colline e vigneti possiamo assistere a questo suggestivo fenomeno autunnale da valorizzare in tutti gli aspetti. Credo, infatti, che anche in Abruzzo sia possibile destagionalizzare l’offerta turistica in favore di un turismo lento proprio perché abbiamo un paesaggio da godere e far conoscere”. “Dopo le fortunate edizioni del Cammino dei Vignandanti che abbiamo organizzato negli anni scorsi – spiega Nicola D’Auria Presidente del Movimento Turismo Vino – quest’anno raccogliendo l’invito degli amici di D’Abruzzo abbiamo voluto dare questa specifica declinazione sul Foliage al classico evento associativo autunnale. Come MTV Abruzzo siamo convinti che questa chiave di lettura del periodo autunnale abbia un enorme potenziale dal punto di vista turistico per la nostra regione anche grazie alla bellezza dei vigneti delle colline abruzzesi”. All’incontro hanno partecipato: Gaetano Basti, (direttore della Rivista D’Abruzzo), Nicola D’Auria (Presidente Movimento Turismo Vino) Piercarmine Tilli (Presidente Movimento Turismo Olio Abruzzo) con  prof. Ernesto Di Renzo (Docente di Antropologia del Gusto e di Turismo Enogastronomico Università di Roma Tor Vergata) Dall’esperienza dei luoghi all’esperienza dei sensi per un turismo integrato della destinazione Abruzzo, del prof. Aurelio Manzi (naturalista, biologo e docente nella Facoltà di Bioscienze e Tecnologie Agro-Alimentari e Ambientali di Teramo) Le trasformazioni del paesaggio frentano attraverso le stagioni, di Mimmo D’Alessio (Vice Presidente Vicario Accademia Italiana Della Cucina) Tra il ribollir dei vini e spiedi scoppiettanti…i sapori dell’autunno. L’incontro è stato moderato da Sandro Galantini.

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