Il 10 febbraio ricorre la Giornata mondiale dei legumi, indetta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 2018 per sottolineare l’importante ruolo che i legumi rivestono dal punto di vista nutrizionale e ambientale. Ricchissimi in proteine e micronutrienti, alleati preziosi del suolo, ma anche protagonisti del grande patrimonio di biodiversità nazionale e regionale, solo in Abruzzo se ne contano quattro riconosciuti come Presìdi Slow Food: il Cece di Navelli, la Lenticchia di Santo Stefano di Sessanio, i Fagioli di Paganica e l’ultimo arrivato in casa della chiocciola locale, il Fagiolo Tondino del Tavo. Tutti accomunati da una tradizione centenaria e da un sapore imparagonabile rispetto a quello delle più comuni varietà. Sono le proprietà benefiche dei legumi e il loro ruolo fondamentale nella salvaguardia degli ecosistemi che la Rete giovani di Slow Food (Slow Food Youth Network Italia) vuole celebrare insieme all’Alleanza Slow Food dei cuochi, la rete nazionale impegnata nel promuovere i cibi buoni, giusti e puliti del territorio, attraverso l’iniziativa «Aggiungi un legume a tavola!». Nella giornata di giovedì 10, ma anche nelle successive, è stato chiesto ai cuochi dell’Alleanza di rendere i legumi protagonisti dei loro piatti, inserendoli nel menù e invitando la propria clientela a provarli.
«Il messaggio che vogliamo lanciare – afferma Laura la Spada del Coordinamento SFYN Italia – è di prestare maggiore attenzione alla sostenibilità dei nostri pasti, prediligendo alimenti come i legumi che spesso, così come è per l’Abruzzo, appartengono proprio alla nostra tradizione gastronomica. Il tema lanciato dalla FAO per la Giornata mondiale dei legumi 2022 è Pulses to empower youth in achieving sustainable agrifood systems, a maggiore dimostrazione del ruolo chiave che noi giovani rivestiamo nel plasmare un futuro migliore per il cibo».
Oltre 140 i cuochi aderenti a «Aggiungi un legume a tavola!» in tutta Italia (l’elenco completo è consultabile sul sito di Slow Food Italia), tra cui l’abruzzese Massimiliano Colelli, patron della Scarpetta di Venere a Campo di Giove (AQ) che porterà in tavola Zuppa di Cecepec (cece aquilano) e Porcini, Cazzarej e fagioli della secca (gialletto Campogiovese), Fagiolo bianco di Paganica Presidio Slow Food, e Tortino di polenta quarantinella su vellutata di ceci ad aglio e olio e parmigiano. L’iniziativa sarà seguita da cinque giorni di sensibilizzazione su vari aspetti correlati ai legumi – dal consumo di acqua, alla sostenibilità, ai falsi miti da sfatare – che la rete SFYN Italia tratterà sui propri canali social Facebook e Instagram dal 10 al 14 febbraio.
Per maggiori informazioni: comunicazione@slowfoodabruzzo.it
A questo link la pagina dedicata alla campagna sul sito di Slow Food Italia.