Vinitaly 2025: il vino abruzzese protagonista di una crescita internazionale

da | Apr 10, 2025 | Enogastronomia, In evidenza | 0 commenti

Si chiude con un bilancio più che positivo per l’Abruzzo la 57esima edizione di Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati, svoltosi a Verona dal 6 al 9 aprile. Pur inauguratosi  in un contesto internazionale complesso, segnato dalla minaccia di nuovi dazi sulle esportazioni di vino italiano verso mercati chiave come gli Stati Uniti e la Russia,  il comparto vitivinicolo abruzzese, conferma la sua vitalità e una crescente proiezione verso mercati esteri con attenzione maggiore alla diversificazione dei mercati di esportazione, monitorando attentamente gli sviluppi internazionali.
A fare il punto è stato il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, che ha presentato i dati aggiornati relativi alle vendite del 2024. Numeri che testimoniano la buona salute del settore, nonostante le difficoltà legate ai cambiamenti climatici, e che delineano interessanti prospettive di sviluppo per i prossimi anni. Il vitigno simbolo della regione resta il Montepulciano d’Abruzzo, che domina la scena con circa 17.700 ettari coltivati, pari al 54% della superficie vitata regionale. Nel 2024, la produzione ha toccato quota 670.000 ettolitri, equivalenti a circa 90 milioni di bottiglie, confermando il vino rosso abruzzese tra i più apprezzati a livello nazionale e internazionale. Segue il Trebbiano d’Abruzzo, con 6.600 ettari coltivati e una produzione annua di circa 12 milioni di bottiglie, che continua a rappresentare una colonna portante per la viticoltura della regione.

Tra i vini in maggiore ascesa spicca il Cerasuolo d’Abruzzo, premiato a Vinitaly per la sua qualità e identità territoriale e protagonista della masterclass Cerasuolo d’Abruzzo, un assaggio al futuro”, coordinata dal giornalista di settore Filippo Bartolotta, questo vino vanta una produzione che ha superato gli 8,5 milioni di bottiglie, sta conquistando sempre di più i giovani e con nuovi spazi nei mercati internazionali si sta imponendo come una delle etichette emergenti più promettenti. Il Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo ha avviato, inoltre, un progetto relativo alla caratterizzazione del colore del Cerasuolo d’Abruzzo volto alla tutela di una denominazione legata al territorio regionale ai fini della valorizzazione del rosé prodotto nella nostra regione. In forte crescita anche il Pecorino, sia come denominazione d’origine sia come indicazione geografica, che nel 2024 ha superato i 150.000 ettolitri di produzione. Questo bianco aromatico, fresco e versatile, sta riscuotendo sempre più consensi tra i consumatori e gli operatori del settore. Infine, si conferma vivace e dinamico il mercato delle bollicine abruzzesi, che continua a espandersi grazie alla qualità crescente delle produzioni e alla capacità delle aziende di innovare, pur restando legate alla tradizione. Tra i vitigni da riscoprire e in fase di sperimentazione c’è il Maiolica il vitigno autoctono, presente in Abruzzo verso la fine dell’800 (tracce storiche della sua coltivazione risalgono al 1875) e successivamente abbandonato a causa di una ridotta produttività. “Alcune aziende vitivinicole abruzzesi stanno cercando di rilanciarlo anche se la produzione, piuttosto limitata, è ancora in via di sperimentazione” – a parlarne il funzionario regionale del Dipartimento Agricoltura, Giuseppe Cavaliere, secondo cui, in un prossimo futuro, potrebbe rivelarsi un’interessante alternativa al Montepulciano d’Abruzzo. Si tratta di un vitigno a bacca nera ma può essere vinificato anche come rosato e quindi si distingue per la sua versatilità.

Numerose le presentazioni e gli eventi che si sono susseguiti all’interno del padiglione Abruzzo che contava la presenza di oltre cento aziende, cinquanta delle quali presenti nell’area consortile. Tra innovazione, inclusività e identità territoriale l’Abruzzo ha presentato “filiera del vino biologico di eccellenza”, progetto che abbraccia le regioni Abruzzo, Molise e Puglia, e che dovrà garantire la sostenibilità secondo le direttive del Green Deal. Una piattaforma blockchain per la tracciabilità dei prodotti delle aziende aderenti, garantirà trasparenza e affidabilità.  Spazio anche agli eventi che si svolgeranno a breve: la convention Nazionale delle Donne del Vino, l’appuntamento annuale organizzato dall’associazione che riunisce rappresentanti al femminile del mondo enologico italiano, che si terrà tra il 15 e il 18 maggio. La manifestazione coinvolgerà circa cento socie di tutta Italia in iniziative, degustazioni, visite in cantina e masterclass volte alla conoscenza dei vini e del territorio abruzzese in itinerario esperienziale che si animerà dalla Costa dei Trabocchi, le Colline Pescaresi e Chietine, dall’Aquila Capitale Italiana della cultura 2026, alla Valle delle Abbazie nel teramano, per scoprire i vitigni autoctoni e le loro differenti peculiarità. Proprio in quei giorni, infatti, l’Aquila si trasformerà in capitale del vino per la manifestazione Vinorum il festival sul vino abruzzese promosso da Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo e Regione, che dal 16 al 18 maggio offrirà ai visitatori l’opportunità di incontrare i produttori locali, conoscere nuove etichette e partecipare a un articolato programma di degustazioni, vendita diretta, laboratori del gusto e momenti di approfondimento enogastronomico.

Tra le iniziative importanti presenti al Vinitaly: il progetto Rurabilandia, fattoria didattica e sociale per la formazione e l’inserimento lavorativo in agricoltura. “In questa edizione del Vinitaly abbiamo voluto lanciare un messaggio sociale: il vino è un elemento aggregante, è inclusivo ed è per questo motivo che abbiamo voluto qui al Vinitaly i ragazzi di questa fattoria che già lavorano in questo settore”, ha commentato il presidente Nicodemi. “La collaborazione con la fattoria Rurabilandia aprirà infatti a nuove forme di inclusione. È un progetto che va oltre la semplice produzione di vino, è un’esperienza che unisce integrazione e formazione”. Dello stesso avviso il vicepresidente Emanuele Imprudente che ritiene il progetto Rurabilandia  “l’espressione più bella da quando partecipo al Vinitaly. E’ un messaggio di forte inclusione e di grande partecipazione. Un messaggio nel quale vogliamo coniugare la promozione della qualità del nostro vino e i valori sociali della nostra terra, partendo appunto dall’inclusione”.

Sempre a cura del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo   la presentazione della guida “Vini d’Abruzzo per bevitori curiosi” scritta dal critico enologico Franco Santini basata su suggestioni, emozioni e consigli pratici per abbinare il vino in ogni occasione. Un viaggio culturale e sensoriale tra 100 vini scelti con cura da Santini, pensato per chi vuole avvicinarsi al mondo del vino in modo semplice e autentico. Niente punteggi, tecnicismi o classifiche ma emozioni, storie con suggerimenti pratici per ogni tipo di occasione, dalla cena tra amici a un momento speciale.

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